Bilancio di Sostenibilità senza esperti del settore? Ecco i rischi

Il Bilancio di Sostenibilità è diventato lo strumento principale nel mondo della sostenibilità aziendale. Attraverso questo documento le aziende comunicano in modo chiaro, dettagliato e trasparente gli impatti positivi e negativi dell’attività aziendale. Tuttavia, redigere un Bilancio ESG (Environmental, Social and Governance) porta ad affrontare sfide e problematiche non indifferenti se l’azienda non viene accompagnata da un team di  esperti in sostenibilità.

Analizzando più nel dettaglio le difficoltà di un’azienda nel redigere internamente il proprio Bilancio di Sostenibilità, possiamo identificare cinque diversi rischi:

• Mancanza di accuratezza dei dati. Il Bilancio di Sostenibilità necessita di una raccolta e analisi di enormi quantità di dati specifici e complessi che richiedono l’intervento di esperti. Queste attività necessitano di risorse formate e dedicate, con un dispendio di costi e tempo non indifferenti per l’azienda. Tra questi dati, per esempio, vi rientrano quelli relativi alla misurazione della Co2 dalle proprie attività produttive o, persino, di tutta la catena del valore. Inserire tali dati in modo scorretto significa creare una rappresentazione non conforme alla realtà aziendale con gravi conseguenze, come spiegato nei punti successivi. 

• Rischio di non conformità legislativa. La normativa italiana ed europea sta facendo passi da gigante in ambito di rendicontazione di sostenibilità e sta progressivamente definendo linee guida strutturate e specifiche anche per le aziende italiane. Queste sanzioni sono in continua evoluzione e l’obiettivo della normativa italiana è quello di paragonare le sanzioni per il Bilancio ESG a quelle del Bilancio d’esercizio, con pene pecuniarie importanti. L’inosservanza di queste leggi ha come conseguenza sanzioni non indifferenti e conseguenze reputazionali importanti che possono essere nocive per la stabilità aziendale.

• Minore validità. Questo rischio fa riferimento alla mancanza di una validazione esterna rispetto agli standard di rendicontazione più diffusi e riconosciuti a livello mondiale, ovvero ai principi del GRI (Global Reporting Initiative). Un’azienda non può in alcun modo certificare internamente la conformità del proprio Bilancio rispetto a tali standard, in quanto tale validazione dev’essere apportata da un ente esterno abilitato.

• Rischio di Greenwashing. è considerato il rischio più comune e conosciuto e si tratta della comunicazione di informazioni totalmente o parzialmente false anche nel Bilancio di Sostenibilità. Spesso, erroneamente, si crede che questo rischio sia collegato esclusivamente alla comunicazione di informazioni intenzionalmente false, in realtà, si riferisce anche a informazioni non accurate o a dati raccolti e analizzati in modo errato.

Rischio reputazionale. Si tratta di una conseguenza dei vari rischi precedentemente citati e fa riferimento alla reputazione negativa derivante dalla comunicazione di informazioni scorrette nel Bilancio ESG che vengono smascherate dalle autorità o dagli stakeholder stessi. Una reputazione negativa, di conseguenza, porterà gli stakeholder ad avere minore fiducia nell’azienda con conseguenti perdite d’esercizio.