Le coltivazioni di bambù stanno registrando una forte crescita in Italia e dietro a tale fenomeno vi è la sempre maggiore necessità delle aziende di dimostrare un impegno verificabile nella riduzione delle emissioni, attraverso l’innovativo mercato volontario dei crediti di carbonio.
Ad illustrare il sistema è l’Ing. Luca Rastello, tra le voci italiane più autorevoli nel settore strategico della sostenibilità e founder di Eurast, società benefit punto di riferimento per la sostenibilità delle PMI.
Ma partiamo appunto dai dati ufficiali delle ricerche di Coldiretti, delle statistiche di crescita delle coltivazioni agricole pubblicate da ANSA e da altre fonti settoriali ufficiali:
In Piemonte, si evidenzia un aumento delle superfici destinate a bambù, con imprenditori agricoli che sfruttano le sue proprietà uniche per produrre crediti di carbonio e diversificare le proprie attività. (Fonte: Piemonte Parchi)
Mentre In Lombardia, il bambù ha registrato addirittura un raddoppio delle superfici coltivate in un solo anno, con importanti concentrazioni nelle province di Brescia, Mantova e Bergamo. (Fonte: ANSA)
Come anticipato, un fenomeno strettamente collegato al sempre più fiorente mercato volontario dei crediti di carbonio:
“A guidare l’aumento delle produzioni di bambù è l’opportunità di entrare così nel crescente mercato volontario dei crediti di carbonio, una novità già nota ai grandi gruppi e ora sempre più scelta anche dalle PMI – spiega l’Ing. Luca Rastello – Il bambù infatti, oltre ad essere estremamente versatile con numerose applicazioni industriali e nel settore alimentare, è noto per la sua straordinaria capacità di assorbire quantità di CO₂ nettamente superiori rispetto ad altre piante, contribuendo in questo modo attivamente alla compensazione delle emissioni di gas serra. Compensazione che può essere certificata dalle piattaforme internazionali, di cui Eurast è membro attivo da diverso tempo, che valutano l’aspetto quantitativo delle emissioni.
Il sistema dei crediti di carbonio consente alle aziende di limitare il proprio impatto negativo e, al tempo stesso, abbattere gli onerosi investimenti strutturali che sarebbero altresì necessari per ridurre le emissioni. Un’opportunità non solo per le grandi aziende, ma anche per tutte le PMI presenti nella filiera di fornitura delle grandi industrie. Infatti, se da un lato, le grandi aziende hanno l’obbligo di dimostrarsi attente al tema della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance), dall’altro potrebbero forzare le PMI della filiera a fare lo stesso.
Per una PMI, dimostrare un impegno concreto verso la sostenibilità diventa quindi una condizione indispensabile per lavorare con questi grandi gruppi, pena l’esclusione dalla filiera. La capacità di adottare pratiche sostenibili, come l’uso di energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO₂, e persino la partecipazione a progetti di compensazione delle emissioni (ad esempio, attraverso crediti di carbonio volontari), può diventare un fattore decisivo per ottenere contratti e collaborazioni con queste aziende”.
Inoltre, il mercato volontario dei crediti di carbonio agevola l’accesso ai tassi d’interesse bancari più vantaggiosi, che gli istituti di credito riservano, secondo le disposizioni della UE, alle imprese sostenibili:
“Il sistema bancario sta progressivamente integrando i criteri ESG nelle valutazioni del merito creditizio – evidenzia l’Ing. Rastello – Le banche, infatti, offrono condizioni di finanziamento più favorevoli alle aziende che dimostrano un impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale. Un’azienda che investe in progetti sostenibili, come l’acquisto di crediti volontari di carbonio o la riduzione delle emissioni di gas serra, non solo migliora il proprio rating ESG, ma si posiziona come un soggetto meno rischioso agli occhi degli istituti di credito. Ciò si traduce in tassi di interesse più bassi, maggiori possibilità di ottenere finanziamenti e un rapporto privilegiato con il sistema bancario”.
L’Ing. Luca Rastello, impegnato con Eurast nel supportare le imprese nella transizione verso modelli di business più sostenibili promuove strategie che migliorano le performance ESG ed evidenzia come i crediti di carbonio, possono rappresentare una risorsa chiave per ridurre l’impatto ambientale e favorire un’economia green:
“Il mercato volontario dei crediti di carbonio è regolamentato da standard europei e globali e rappresenta una soluzione concreta per chi vuole trasformare la sostenibilità in un vantaggio economico. Il nostro lavoro è supportare le aziende nel generare, gestire e valorizzare i crediti di carbonio volontari attraverso piattaforme accreditate, facilitando la transizione verso un futuro a basse emissioni. In questo ambito Eurast, in quanto membro delle principali piattaforme internazionali come Verra e Gold Standard, aiuta le aziende a certificare i crediti generati dai loro progetti e, inoltre, si pone come tramite per lo scambio di crediti di carbonio volontari.
Un esempio concreto è appunto rappresentato dalla coltivazione di bambù, una risorsa in grado di assorbire grandi quantità di CO₂ e generare ossigeno. Le aziende che operano in questo settore possono accumulare crediti volontari di carbonio e monetizzarli tramite società accreditate come Eurast, che si occupa di inserire questi crediti sulle principali piattaforme di scambio europee e mondiali – evidenzia l’ing. Rastello – Ma non solo: ci occupiamo anche di andare ad acquisire i crediti volontari di carbonio per quelle aziende che necessitano di compensare le proprie emissioni di CO₂ evitando modifiche drastiche e onerose ai propri processi. Un sistema dunque che consente di valorizzare il contributo di ogni azienda alla sostenibilità“.
Compensare le emissioni di CO2 è una strategia fondamentale per un’azienda responsabile e di valore. Con Eurast, questo è possibile senza dispendiosi stravolgimenti interni grazie a un team di Ingegneri altamente qualificati che si occuperà della certificazione dei crediti generati dai tuoi progetti, facendo da tramite per lo scambio di crediti tra aziende che acquistano e vendono. Contattaci per una consulenza gratuita.